La “corsa all’oro” di El Chical tra rischi e opportunità

12.04.2025

Violenze e inquinamento scuotono la tranquillità di una piccola realtà nella provincia di Carchi, in Ecuador, al confine con la Colombia. Nel villaggio di El Chical è scoppiata quella che i media locali hanno definito la "febbre dell'oro".

Si tratta di un business legato alle miniere aurifere nel segno della più classiche delle "corse all'oro". Una vicenda segnata dalla povertà, che ha stravolto l'equilibrio interno e la vita degli abitanti locali attirando da un lato lavoratori disperati e dall'altro gruppi di criminalità organizzata. Il motivo è da ricercarsi nell'assenza di reali opportunità di lavoro e di vita e nella scarsa considerazione da parte dello Stato «che non sostiene la nostra piccola realtà», come ha affermato Carmita Malte, presidente della giunta locale di El Chical, in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa spagnola Efe.

Proprio per questo la scoperta di giacimenti auriferi si è trasformata in una reale opportunità per molte persone che sono in cerca di lavoro, ma anche in una minaccia ambientale e locale. Si tratta di situazioni che mettono a serio rischio la pulizia dei fiumi, tra le principali fonti di acqua per i villaggi come El Chical, e la biodiversità delle foreste.

In molte regioni dell'America Latina, la questione ambientale attraversa una crisi profonda: la ricerca scientifica ha subito un arresto, trovandosi costretta a fare un passo indietro. Lo studio e la tutela dell'ambiente vengono, infatti, percepiti come un ostacolo ai profitti da parte dei gruppi criminali che controllano le attività economiche sul territorio. Un articolo pubblicato dal quotidiano «The Guardian» ha denunciato la difficile situazione vissuta da scienziati e biologi in Ecuador, spesso bersaglio di minacce e intimidazioni a causa del loro impegno nell'ambito della salvaguardia ambientale.

Anche El Chical vive questo inferno: le bande che controllano le miniere hanno imposto delle tariffe salate, anche solo per accedervi. Un residente del villaggio, che ha chiesto l'anonimato, ha raccontato che per iniziare a scavare un pozzo servono 5.000 dollari, di cui 2.000 solo per entrarvi.

Il problema legato a queste pratiche, tuttavia, non si riflette solo in una questione di salvaguardia dell'ambiente ma anche in episodi di violenze. Già da diversi mesi le forze dell'ordine dell'Ecuador hanno avviato delle operazioni per reprimere queste estrazioni clandestine cercando di ostacolare le attività dei gruppi criminali. In particolare, in un'operazione condotta il 9 gennaio 2025, ci sono stati diversi scontri con feriti e arresti.

Un alone di mistero rimane in merito alle postazioni di questi gruppi criminali: i militari hanno denunciato la presenza di bande armate, anche se ufficialmente non risultano essere presenti nel territorio ecuadoriano. Ma in molti hanno sollevato dubbi circa la presenza di queste bande armate nelle vicine terre della Colombia, da dove attraverserebbero il confine. Una situazione che ha provocato la decisione di provare a arginare le strade per giungere in Ecuador, scatenando tuttavia le proteste e dissensi da parte delle comunità locali che da tempo condividono legami economici e familiari anche al di là del confine.

Tra opportunità e drammi silenziosi il filo che divide molto spesso è sottile: ciò genera una situazione a luci e ombre.

Negli ultimi anni in Ecuador le miniere illegali hanno avuto un ruolo economico ma allo stesso tempo controverso. Alcuni dati raccolti tra il 2023 e il 2024 hanno creato dei sospetti circa queste attività illegali gettando ombre su una pratica che risulta oramai essere fuori controllo.

Il caso di El Chical non è isolato e rappresenta un nodo sempre più diffuso in America Latina: è solo una piccola crepa in una frattura ben più profonda, dove oro, sangue e silenzi si mescolano nel fango delle miniere illegali. La sfida è di conciliare gli interessi economici delle comunità locali, alla ricerca di nuove opportunità, con il rispetto delle leggi e dell'ambiente.

L'Osservatore Romano - 12/04/2025

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