Già aperte le tensostrutture a Ostiense e Termini, a gennaio altre due

Alcuni volti sorridenti e altri sollevati nonostante il freddo che congelava il viso. Un insieme di sensazioni, tutte pressoché positive, che fa da cornice a un clima sereno e di speranza. Ciò è quanto si è vissuto all'interno delle nuove tensostrutture inaugurate lo scorso lunedì 23 dicembre nei pressi di Ostiense e di Termini.
Si tratta di due impianti che rientrano nel progetto per il Giubileo del 2025 "Pellegrini di Speranza", a cura di Roma Capitale, e che permetteranno a centinaia di bisognosi, che siano fedeli in difficoltà o senzatetto già presenti sul territorio, di rifugiarsi al caldo, di curare la propria persona, di sfamarsi e di condividere del tempo con altri che vivono una simile condizione. Insomma, per cercare una propria identità. «Tutte le persone devono avere una chance ed è importante costruire dei percorsi di recupero», ha ammesso il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presente all'inaugurazione, in merito alle tensostrutture che permetteranno a molti bisognosi di passare un Natale al caldo e al sicuro alla vigilia di un anno, il 2025, in cui sarà fondamentale «ricucire la realtà, anche grazie a queste strutture». Il sindaco si è poi soffermato sull'importanza di realtà come queste sul territorio proprio in vista dell'anno giubilare: «Vorremmo che questo Giubileo guardi in faccia ai più bisognosi. Nel segno della speranza, un valore che Papa Francesco mette davanti a tutto. Spes non confundit... La speranza non delude». Le tensostrutture saranno aperte 24 ore su 24 e saranno a completa disposizione dei bisognosi. Le prime due, inaugurate all'inizio di questa settimana, sono collocate precisamente a piazza di Porta San Lorenzo nell'area Grandi Stazioni (di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana) a pochi passi dallo sportello di Binario 95, storico Polo sociale di accoglienza e supporto per persone senza dimora collocato all'interno della stazione Termini, finanziato da Roma Capitale.
A gennaio sarà portata a compimento l'apertura delle altre due tensostrutture previste nel progetto e che ha visto una spesa di circa quattro milioni in tutto. Verranno aperte due strutture nei pressi della stazione Tiburtina e a San Pietro, nel parcheggio in via Nuova delle Fornaci. Le strutture potranno, in totale, ospitare circa 250 aventi bisogno. Un numero importante cui dover fare riferimento anche considerando che, in media, almeno il 30% di coloro che decidono di recarsi in queste tensostrutture vogliono poi proseguire nel loro percorso di reinserimento sociale e di ricerca della propria identità anziché rinunciare e arrendersi. Si tratta di un piccolo grande passo: secondo i dati Istat la stima delle persone che vivono in strada si aggira attorno a 22mila. Il messaggio di speranza lanciato da queste tensostrutture è importante per sostenere un percorso, che non si prospetta di breve durata, di reinserimento accogliendo dalla strada bisognosi sia disposti che contrariati. «Le prime due tensostrutture sono già un risultato importante, abbiamo accolto molte persone. Sono luoghi che dimostrano quanto la nostra città sia solidale e accessibile a tutti — spiega Barbara Funari, assessore alle Politiche Sociali e alla Salute —. Si può pensare a costruire il futuro di giorno in giorno. Si deve accogliere e non vogliamo perdere l'occasione di raccontare questa immagine della nostra città al mondo. C'è posto per tutti».
Non è la prima volta che vengono costituite delle tensostrutture per l'accoglienza dei senzatetto: nel 2023 ne era stata aperta una a Ostiense contenente 40 posti mentre altre due avevano visto luce nel 2022 a Testaccio e a Termini. A supporto di questo progetto si muoverà anche un gruppo di 30 ragazzi che, nell'anno giubilare, intraprenderanno un percorso di servizio civile a sostegno dei più bisognosi mentre nel corso dei mesi verrà potenziata anche la Sala Operativa Sociale, un servizio fornito dal Comune di Roma istituito nel 2002 e rivolto a soggetti che si trovano in una situazione di vulnerabilità sociale.
Si tratta di un servizio che organizza e indirizza i bisognosi verso i centri di accoglienza e le strutture che li possono aiutare. Oltre a questi, si aggiungono anche le unità di strada con il lavoro che compiono nei luoghi in cui vi è una maggior presenza di senzatetto.
Poche ore dopo l'inaugurazione delle prime due tensostrutture a Ostiense e Termini i posti si erano già riempiti: più di cento persone hanno, così, passato un Natale al caldo e in compagnia.
L'Osservatore Romano - 28/12/2024